Macchia Albanese, Provincia di Cosenza
Girolamo de Rada (1814–1903) nacque in questa casa, a Macchia Albanese.
Egli fu una figura centrale del Rilindja e padre della letteratura albanese moderna. Visse un’infanzia funestata dalla morte della madre (1825) e crebbe sotto la guida del padre, sacerdote di rito greco e docente di lettere classiche al Collegio S.Adriano, dove lui completò gli studi medi e superiori, per poi proseguire gli studi universitari all’Ateneo partenopeo. Prima di trasferirsi a Napoli, raccolse i canti tradizionali arbëreshë, che pubblicò in due diverse edizioni – Rapsodie d’una poema albanese (1866) e Rapsodie Nazionali (1883) - dove scoprì il valore della lingua materna che definì “parola della mia anima”. Era questa la lingua arbëreshe che egli per primo adottò come lingua letteraria per il diario lirico di una sua storia d’amore – “io vestii della lingua nativa gli affetti giovanili” - nella sua prima opera, i Canti di Milosao (1836) che conobbe poi altre due edizioni (1847, 1873). A questa opera, ritenuta tra i capolavori della letteratura romantica e che segna l’inizio della letteratura moderna albanese, ne seguirono altre: I Canti di Serafina Thopia (1839, 1843,1898), Storie d’Albania (1847), Skanderbeku i pafanë (1868-1884) che lo misero in contatto con autorevoli esponenti dell’intellighenzia italiana ed europea. Intensa fu anche la sua attività pubblicistica: fondò e diresse nel 1848 L’Albanese d’Italia, il primo giornale albanese e poi il Fjamuri Arbërit (La bandiera dell’Albania) che fu dal 1883 al 1887 il punto di riferimento delle forze intellettuali e patriottiche albanesi. Si battè strenuamente anche per l’apertura delle scuole di lingua albanese, preparando di persona i testi ad esse destinati (grammatiche, antologie, ecc.) e organizzando due Congressi Linguistici: il primo a Corigliano Calabro (1893) e il secondo a Lungro (1897). Con il suo forte impegno culturale e la sua ricca produzione letteraria, folklorica, linguistica ecc. De Rada divenne il promotore e la guida del movimento della “Rilindja” italo-albanese. Fin dagli anni giovanili concepì la sua vita - pure segnata da molte tragedie familiari - come una vera e propria missione spirituale, volta a riscattare la memoria di una nazione dimenticata. “La patria di cui sono figlio- – lui scriveva nell’Albanese d’Italia - venuta non è pure al suo gran giorno. Essa (così mi annunzia la mente presaga) udrà in questa terra a noi già avita, la prima voce di resurrezione”.
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Progetto Finanziato
VALORIZZAZIONE DEI PERCORSI CULTURALI AMBIENTALI, SITI TURISTICI RELIGIOSI TRAMITE PERCORSI TURISTICI, ECOBIKE,-SEGNALETICA INTERATTIVA TECNOLOGICA, PORTYLLING, ABBATTIMENTO BBAA" nel comune di San Demetrio Corone (CS)
finanziato dal PSR REGIONE CALABRIA 2014-2020, MISURA 19.2 -
INTERVENTO 7.5.1 - A (II' EDIZIONE) "INVESTIMENTI PER USO PUBBLICO IN INFRASTRUTTURE RICREATIVE, INFORMAZIONI TURISTICHE E INFRASTRUTTURE TURISTICHE SU PICCOLA SCALA PER LA VALORIZZAZIONE TURISTICA, STORICA E CULTURALE E RELIGIOSA NEI PAESI ARBERESHE. CUP: F52F22001100008 - CIG B1F6C22C1B