Costruita, o ricostruita, nel 1622 conserva la sua struttura originaria nonostante abbia subito diverse variazioni architettoniche nel corso dei secoli. In origine era più bassa e più corta, allungata sul lato ovest nel 1787 ad opera del capo d’arte Giovanni Battista Vangieri di Rogliano.La facciata è caratterizzata da lesene con piccoli capitelli decorativi e un portone di accesso rettangolare. Sul lato nord è presente una porta laterale che consente l'ingresso dall'esterno.La chiesa si distingue per la classica struttura a tre navate, con una cappella laterale dedicata a San Demetrio il Mirovlita, poiché dalla sua tomba sgorga un miracoloso μύρον (olio profumato).Alla cappella, che è la costruzione più antica, venne addossata la Congrega del Suffragio. Le pareti interne sono impreziosite da stucchi e affreschi che riflettono la tradizione orientale. Fu una delle prime chiese arbёreshe ad avere l’iconostasi con le icone e l’altare greco di pianta quadrata sormontato da baldacchino e cupola con 4 colonne. Sotto il pavimento c’era la fossa comune per la sepoltura dei morti e risulta anche una fossa per i forestieri.La navata centrale fu elevata nel 1859.Un campanile a 4 campane di cui: la maggiore dedicata al Santo Patrono decorata con il martirio del Santo, la media dedicata alla Madonna del Rosario.L’ultimo restauro risale al 1996. Il 26 ottobre ricorre la festa di San Demetrio.La chiesa rappresenta un luogo dove fede e tradizione si incontrano, mantenendo viva l’eredità culturale arbëreshë di San Demetrio Corone.